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LA GRANDE RESPONSABILITA'
di Bruno Franchi

 

        Non c'é bisogno di essere dei geni per arrivare alla conclusione che c'é qualcosa di profondamente sbagliato nell'umanità che popola questa terra. Basta guardarsi intorno per vedere ogni tipo di assurda rivalità per avere un godimento personale che denota come l'uomo non sia ancora riuscito a trovare in se stesso il vero significato della vita. Non c'é che dire che l'umanità sta attraversando un periodo di grandi cambiamenti che nessun momento storico a mai avuto questo denota che l'uomo vive una dicotomia interna che lo spinge a cercare e migliorare le sue condizioni di vita ma nello stesso tempo c'é qualcosa che resiste ai cambiamenti e rende l'uomo immutabile nei suoi comportamenti distruttivi verso se stesso e verso la vita. Così assistiamo ad uno squilibrio evidente dove il tecnologico é più avanti dell'umano comportamento che é rimasto praticamente intatto poiché l'egocentrismo caratteriale dilaga in ogni angolo del globo é impedisce il vero cambiamento verso la vita libera. In questo egocentrismo caratteriale l'onesto viene considerato un'eccezione e non può che essere adulato in pubblico ma disprezzato dietro le quinte dal momento che la vita onesta mette in pericolo il sistema egocentrista e non c'é bisogno di elencare tutte le atrocità che tale vita egocentrica ha messo in atto per salvare se stessa in un tentativo di instaurare l'egocentrismo assoluto senza vita.
        Ogni tiranno della storia non é nato per caso poiché da tempo immemorabile esiste un conflitto fra due modi di esprimere la vita che rappresentano il vero problema del perché la storia umana é stata all'insegna della continua barbarie ma anche dalla continua ricerca di nuova conoscenza.
        Ci sono dunque due modi di esprimere la vita che sono in contrasto fra loro e ognuno li può sperimentare dentro di sé oggi come mille o un milione di anni fa' il perché di questo é sempre stato l'oggetto di attenzione per tutti quelli che volevano capire se stessi e il mondo in cui vivevano ed ognuno a modo suo ha tentato di dare una spiegazione razionale, o mistica in funzione del proprio sentire. Se l'uomo conoscesse veramente se stesso non c'é dubbio che conoscerebbe la causa del suo continuo sbagliare, ma ahimè si continua perennemente a fare gli stessi errori perché non si punta lo sguardo nella sola direzione che farebbe veramente risolvere tutti i problemi che oggi come in passato hanno caratterizzato la vita dell'uomo. I problemi dell'uomo quindi sono la conseguenza del suo problema interno. Moti di piazza, terrorismo, tumulti e guerre sono la norma. Il patrimonio naturale viene distrutto spietatamente. Eppure, ogni essere che oggi popola la terra era una volta un bimbo, nato senza corazza, un essere vitalmente libero e innocente . Cos'é successo? Dal momento della nascita, ognuno é stato sempre oggetto all'interferenza delle influenze ambientali ( genitori e società). Alla fine tutte queste influenze hanno rimpiazzato il funzionamento naturale del bambino con la struttura necessaria a conformarsi alle esigenze sociali che hanno prodotto, negli 2000 anni, pregiudizi, odio e crudeltà.
        Queste esigenze sociali hanno sempre cozzato contro la natura, al punto tale da sconvolgere gradualmente, per poi distruggere, il funzionamento naturale. Il giusto equilibrio della natura, quell'equilibrio che ha permesso a tutte le creature viventi di vivere su questa terra insieme e in modo razionale é stato distrutto. Il problema principale dell'umanità é che l'uomo si é allontanato dalla natura libera diventando la brutta copia della natura é questo purtroppo accade ogni volta che la vita nasce poiché a poco a poco il neonato con l'influenza dell'ambiente ne subisce il condizionamento é inevitabilmente perde la sua natura libera per conformarsi al mondo. Dal momento quindi che non potremmo mai far cambiare abbastanza le persone già cresciute perché ormai strutturate caratterialmente e somaticamente, l'unica speranza per il mondo é allevare bambini emozionalmente sani. E' possibile ciò? Penso di si anche se non sarà facile e credo ci vorrà molto tempo. La speranza non può che ricadere sui giovani perché oggigiorno la maggioranza dei giovani é più naturale e interessata al futuro del mondo di quanto lo sia la generazione precedente. Perfino i più ribelli e violenti si rendono conto delle ingiustizie anche se non sanno ancora contro cosa si stanno ribellando. Alcuni giovani troveranno la strada giusta, altri no; ma nell'insieme questa tendenza al rinnovamento naturale non può che crescere verso la vita libera. Il caso contrario, il pianeta terra é perduto, e sarà gradualmente privato di ogni cosa vivente dalla mano dell'uomo stesso, tramite il suo odio distruttivo, che é un risultato del modo irrazionale in cui é stato cresciuto.
        E' certo nei fatti e nella storia umana che per la sopravvivenza della terra e dell'uomo stesso dobbiamo, a qualunque costo, portare a termine il compito di allevare bambini in armonia con la natura. Possiamo farcela in questa impresa gigantesca ma dobbiamo cominciare a puntare le nostre grandi risorse mentali e materiali sulla priorità primaria di rivolgersi verso la vita in modo diverso perché se avremo il coraggio di mettere al primo posto il bene della vita sul nostro godimento personale credo che il futuro sarà difficile ma pieno di speranza, ma non possiamo più rimandare e scappare dalla grande responsabilità individuale e collettiva che ci deve coinvolgere tutti poiché se continueremo a scappare da noi stessi come potremo salvarci? Nessuno ci può venire a salvare su di noi ricade ogni azione verso la vita o verso la distorsione della vita, cominciamo quindi a riflettere, cominciamo a cambiare la nostra vita, perché non é vero che l'individuo non può far niente perché i cambiamenti non vengono dall'alto ma dal basso nell'individuo che deve evolvere non demandando la propria vita ad altri poiché in passato e nel presente l'uomo cerca in altri la risoluzione dei suoi problemi e questo ha causato catastrofi immense perché é più facile seguire qualcuno che seguire il proprio cuore. Amleto diceva: "Essere... o non essere. E' il problema". chi può dire a se stesso: IO SO DI ESSERE? pochi "SONO" e tantissimi invece "PENSANO DI ESSERE" o "CREDONO DI ESSERE" la certezza di essere quindi é un miraggio, una leggenda che ci raccontiamo da molto tempo che vogliamo raggiungere con tutte le problematiche caratteriali, culturali, religiose, scientifiche che fanno parte del nostro bagaglio di storia. Io sono ottimista perché la vita non può non esserlo visto che ogni istante, secondo, minuto, ora, giorno la vita nasce per espandere se stessa di nuova linfa vitale come acqua pulita che si mescola ad acqua sporca, putrida, inquinata.
        L'umanità é fatta di tante possibilità che devono trovare in se stessi quella fonte pulita che hanno perso non c'é percorso più arduo di questo di depurare se stessi dall'inquinamento che ci siamo creati con le nostre stesse mani. Chi é andato alla fonte dell'errore umano non si rallegra in chi vive nel palcoscenico dell'essere o non essere, ma é consapevole che non c'é liberazione senza sofferenza, poiché per diventare se stessi bisogna fare morire qualcosa, questo qualcosa ognuno lo deve scoprire da se nonostante tutte le terapie e le indicazioni possibili per depurare la vita dalle sue sovrastrutture caratteriali e somatiche. La storia insegna che nessuno può venirci a salvare le cose quindi sono come sono non per volontà divina ma per responsabilità nostra di aver commesso l'errore di soffocare la vita libera togliendoci la possibilità di essere noi stessi. La funzione di ognuno rispecchia in quello che si E' che poi si rispecchia nel mondo interagendo con esso in maniera vitale o distorta. Purtroppo viviamo ancora nella transizione e ogni sforzo individuale e collettivo sta cercando disperatamente di uscire dalla prigione che si é creata. L'uscita é visibile a tutti come dice Wilhelm Reich ma pochi sono quelli che tentano di andare verso l'uscita poiché il rischio é grande e chi sa di essere ha visto e sentito tutto il dolore e l'inferno che ci vuole per arrivare a spogliarsi di tutto. Se ogni essere umano non scapperà più da se stesso il futuro sarà della vita, se quindi vogliamo un futuro di pace e armonia dobbiamo fare la cosa giusta di iniziare oggi stesso a cambiare noi stessi perché rimandare a domani il cambiamento ci renderà responsabili e complice della distruzione della terra e della fine del genere umano.


 
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