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"Il tempo non ha un'anima"

di Giuliana Franco


Breve presentazione dell'autrice
Giuliana FRANCO è nata a Frosinone nel 1955. In possesso del diploma di maturità di secondo grado, vive a Cosenza e lavora presso la Presidenza di un Ente Regionale.
La capacità creativa è vissuta come intensa soddisfazione dell’anima, “ ’ un mezzo per evadere dalle aree dominate dalla necessità ed approdare a quel mondo meraviglioso della poesia dove tutto si sublima, anche la realtà più insignificante, rendendo intenso il tempo che passa.
Nei suoi versi ha esaltato diversi aspetti della vita, affrontando anche temi sociali e di attualità, come la donazione degli organi, la pedofilia, l’aborto, la droga, il terrorismo.Scrive poesie sin dall’adolescenza, ma solo recentemente ha deciso di mettersi in discussione e “scendere in campo” pubblicando, nel 2003, il suo primo libro di poesie dal titolo “Il Tempo non ha un’anima”.

 

 

POESIA

Soffio sublime
travolge la mente
in esaltante delirio.
Entusiasma i sensi
in ritmi armoniosi.

Lenisce i tormenti
e libera dagli affanni.
Si stempera l’angoscia
che avvinghia l’anima.
Si apre all’inconcepibile
l’inquietudine dell’infinito.

Diventa divino
il foglio di sensazioni
nate
dall’irrefrenabile impulso
che distende
intimi tumulti
e riempie
il vuoto dell’ignoto

PRIMAVERA

Prende forma nell’animo
il trasparente fiore
sbocciato nell’incertezza
che pretendeva amore.

Innocenti bisbigli
di trepidanti attese
tingevano inquietudine
sulla tela di esili tracciati.

Quanti semi interrati
nel prato dell’adolescenza
diventati vuoti macigni.

Ora che l’impeto langue,
nella cornice tarlata
s’interrompe la strada.
Accartoccia il tempo
rose ingiallite da lanterne.

Fili d’argento
rimpiangono primavere
avvelenate
da inutili malinconie.

ANSIA DI VIVERE

Uomo che corri
verso il domani!
Sprovveduto nell’insidia
allunghi il tuo passo
verso il buio.
Eclissi di male
oscureranno occhi trafitti
da lame di sale.
Il dolore
del martoriato corpo
irrigidirà l’ultima carezza.

Vivi nell’attesa
di strappare
pagine di calendari…

Uomo, fermati!
Raccogli
su ardenti sponde
petali intrisi d’amore.
Scopri dita argentate
lambire acque di grafite.
Inspira refoli
di risvegliate fragranze.

Nessuno
ti ha chiesto nulla
per darti tutto questo!
Tutto questo
che tu… distruggi…
nell’ansia di vivere.

D R O G A

Prigione senza sbarre
soffoca giovani vite
ansiose di libertà.

Attimi di paradiso
risucchiano l’esistenza
in melmose paludi
di un inferno senza fine.

Donano le ali
angeli senza volto.
Professano che amore
gioia, libertà
non danno la morte
se si cercano
nel profondo dell’essere.

MAREE NERE

Bruciano cieli di carta.
Illusioni…
frammenti d’infinito.

Maree nere
avvolgono
simboli di libertà.

Ombra inumana
si infiltra nelle ossa
come spirito malvagio.

Sanguinano immagini
nella mente…


UOMO SOLO

Solo sei
nell’incosciente viaggio
per emergere
su sagrati di luce.

Poi vita palpitante
apre nel petto amore.
Luce riflessa
illumina stelle
negli occhi desiderati.

E quando si spegne
l’ultima speranza
solo sarai
nell’estenuante viaggio
che dissolve
voci sommesse.

L’INCESSANTE CAMMINO

Dissipa
il tempo impietoso
la grande ricchezza
dell’incedere leggero.
Si allungano ombre
su orme faticose
vicine al tramonto.

Sopravvivere al silenzio
la meta di eccelsi intelletti!
Scolpiscono attimi d’eterno
dell’inarrestabile corsa.

Altre speranze
all’alba di domani
percorreranno
l’incessante cammino.
Arderanno nuovi ceri
sull’altare dei sogni
per consumarsi
in giorni sempre uguali.

 


 
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