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Il boom economico anni '60
visto da Enzo Cicchino


   La signora Emma, ostessa della trattoria del Mulino di Pesche, una delle primissime donne di origine contadina a prendere la patente e guidare una automobile di sua proprietà.
   Notare che il treruote in alto a destra - un ape cilindrata 150 - è recente acquisto di un altro contadino. Il Molise vive la seconda motorizzazione popolare, quella successiva alla lambretta.

si riteneva un optional molto sexi e raffinato il sellino tubolare apribile con poggiapiedi, per dare conforto alle donne in vespa


6/2/1963
Michele Ferritti (l'ombra) fotografa il suo treruote, in primo piano il nipotino Luciano.
Il tre ruote fu una rivoluzione più importante di quella dell'acquisto del trattore che, anzi, la precedette. Oltre a facilitare il trasporto delle cose divenne anche, pur se illegalmente, il mezzo risolutivo usato da chi non aveva la seicento per portarvi la propria numerosa famiglia.


la motocicletta... era la scelta per chi era più sportivo

L'uomo sulla porta della stalla è Arturo Manimuzzo, un contadino che guadagnò quasi nulla dal boom economico. Non aveva la patente, il suo unico mezzo era il carretto tirato dal somaro.


Carminuccio Manimuzzo, di Fragnete, al ritorno dalla Svizzera dov'è emigrato, si compra la vespa. Alle sue spalle un treruote di altro contadino.


Enrico Succi assiso in gloria sul suo treruote

La stessa auto per tutte le età, così amata che pare questi giovani la carezzino con le loro mani. A sinistra stanno costruendo una palazzina in cemento armato.


Si stanno facendo lavori e costruendo un convitto vescovile nei pressi dell'Eremo di San Cosmo e Damiano, Isernia. Eppoi... chi dei tre sarà mai il proprietario di questo famoso due ruote?! Son forse tutti e tre, così emotivamente coinvolti da tenere entrambi le mani sul manubrio.


Anni '90, di acqua ne è passata sotto i ponti per la signora Emma e la sua osteria!
nel dicembre del 1999... muore