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"Mai Perdere la Speranza"

di Silvano Montanari



Autobiografia dell'autore

Mi chiamo Silvano Montanari: Abito in Fiorenzuola D'Arda
Dall'età di mia prima memoria fino al tempo di leva non ricordo di aver avuto momenti spensierati e felici; i miei genitori, entrambi ammalati cercavano di non farci mancare prima il sostentamento e poi l'affetto, ma io soffrivo in silenzio perché mi accorgevo delle difficoltà che loro incontravano ogni giorno.
Così cercavo già nell'età della pubertà un rapporto che potesse compensare le opprimenti realtà giornaliere, come via di fuga verso la speranza di un futuro che potesse essere a me più favorevole.
Vivevo quindi in un mondo ovattato, tutto mio, creato dal mio inconscio che tutto mi dava tranne la serenità che deve avere un ragazzo.
Segui quindi la morte di mia madre che avvenne quando ancora non avevo compiuto il tredicesimo anno.
Questo mi gettò nello sconforto più totale, anche perché fui io a fare la dolorosa scoperta.
Da quel giorno scoprii con mio grande stupore di avere questo dono espressivo e coinvolgente che lasciava increduli prima me e poi gli altri che mi conoscevano in un'altra veste.
Mi svegliavo a volte nel bel mezzo della notte investito da un'ansia indicibile che mi spingeva a scrivere e a buttare sulla carta le mie sensazioni.
Questo era il solo modo per continuare a dormire.
Quando mi alzavo alla mattina leggendo ciò che avevo scritto, non mi capacitavo del fatto di essermi potuto esprimermi in tal modo.
Ho fatto tesoro di questi documenti, li ho conservati senza divulgarli e senza informare nessuno al di fuori dei miei famigliari, perché comunque il mio complesso di inferiorità nei confronti del mio prossimo me lo ha impedito.
Ora a distanza di 40 anni e dopo aver subito un trauma che ha risvegliato in me questo sopito torpore, ho trovato il coraggio di mettermi in discussione.

 

Presentazione:
Valutazione del Poeta Luigi Moruzzi
La semplicità lessicale che traspare nei versi di Montanari, si sposa felicemente e con rara intensità,
con un lirismo profondo e armonioso.
I suoi versi non sono fiumi impetuosi, sono limpidi ruscelli, non sono montagne impervie, sono colline ridenti.
Il mondo poetico di Montanari è un mondo malinconico, ma questa malinconia viene resa quasi dolce, accettabile, non subita.
Traspare nei suoi versi un senso fanciullesco di stupore, di smarrita gioia, ma anche di chi sa osservare con tenerezza gli accadimenti umani e naturali.

Luigi Moruzzi


Caro Ricordo

Umile ancella che il pensier mio culla
e lo trasporta ai dì di prima Vita
in un incanto di un'aula fiorita
di lieti bimbi intenti ad ascoltar:
e mi rammenta un canto
che tremulo io udivo:
un canto immacolato
in note pur piccanti e dolorose
ma già rifuse di dolcezza amara
che saldamente m'avvinsero il cuore.
Piango or pensando agli anni miei
nel vortice del tempo ormai passati.
trema il pensiero che la notte nera
giunga a carpire la mia vita
e pur vibrante, grido al vento brulla
tutta la vita che il mio cuor scandì.
Torna al morire il Sole rosseggiante
Segnando un'altra meta nella vita:
pur esso mi rammenta quanto duri
e di dolore ebbri furon tristezza
tutti i miei sospir.
Ricordo le tue braccia a me rivolte
nel'angoscioso inceder dei tormenti:
tu mi chiamavi
più mi stringevi
mentre suonava vaga la tua voce
mentre il tuo cuor piangeva
e il battito pietoso piegava il mio voler.
Tutto ricordo di te
Mia dolce mamma
Caro ricordo che mi avvince ognor.


Da: "Mai Perdere la Speranza"

Mai perdere la Speranza

chino sul ripido sentiero
che porta alla valle
un Uomo stanco e curvo
sotto il peso degli anni
è in cerca di un'ultima illusione.
Assorbe da questi paesaggi
che tanto gli hanno dato
un'energia attiva che per una Vita intera
l' ha accompagnato:
una Vita piena di illusioni
di recondite passioni.
Una Vita ricca,votata alla famiglia
che l' ha beneficiato di grandi soddisfazioni.
Scende… mentre sta pensando
che ancor qualcosa si può fare
per alleviar le pene a chi rimane.
E nel pensare gli sovviene il fatto
che tanto tempo lui ha già vissuto
perciò, anche se adesso è perso
in un labirinto senza via d'uscita
egli, ha già percorso tutta la sua Vita.
Così andando sta facendo la sua scelta
che è quella di non volere più soffrire:
più avanti è il baratro che l'attende
basta convincersi di volerlo fare
ed egli, disposto a chiudere la Vita
sta per buttarsi in quel verde mare.
Ma ecco, i bimbi, i suoi salvatori!
Che conoscendolo gli parlano con il cuore:
"Caro Papà,cosa stai per fare ?
Ti prego Babbo,non ci abbandonare!
non ti angustiar, desisti dal tuo intento
non arrenderti alla durezza del male".
Sentito questo,l'uomo si ritrae
e allontana dalla sua mente il drago
mentre nel suo intimo si rinfranca:
perché fin che c'è Vita c'è Speranza!

 


Cuore di Mamma

Tu"Alba" sei dei miei felici dì vissuti
e orami rammarico perché li ho perduti.
La Vita Ti fu tolta mentre coglievi il frutto
del Tuo disagio antico, appena superato:
quando non più bambini T'avevamo dedicato
il nostro tempo e insieme correvamo
la nostra grande avventura.
Avevi dei nipoti che Ti volevan bene:
volevan con la dolcezza lenire le tue pene
ma nulla hanno potuto, contro l'ingrata sorte
che ancora abbastanza giovane
Ti ha portato a Morte.
Tu mi fosti Zia, prima d'essermi Mamma
e come un Angelo custode arrivasti
nella mia casa spoglia.
Fu Dio che Ti mandò! Per custodire un Uomo
da sempre sofferente di una patologia grave
e per comunicare Amore alla giovane prole.
Hai sposato mio Padre, Amore gli hai donato
e io per tutto questo, Ti sono ancora grato.
Ora, anche Tu, sei partita per un mondo migliore
e noi pur vecchi, Ti abbiamo in fondo al cuore.
Di Te mi mancano le parole dolci
le carezze sincere; i grandi occhi buoni.
Mi mancano i suoni che sui fornelli procuravi:
la voce melodiosa, il velo da Sposa
le dolci sembianze, il Tuo calore.

"Alba"! Fu il Tuo nome dolcissima Creatura
Persona delicata con il nome dell'Aurora
ancora lo ricordo con tanto, tanto Amore:
ma io ho imparato a chiamarti Mamma
Mamma dal grande cuore.

 


Amore Mio

Aspetterò fervente un Tuo Dolce sorriso
cercherò tra le pieghe del destino
la Tua immagine riflessa nei miei occhi.
Andrò vagando nella Terra del dolore
per ritrovare questo tenero dolce Amore.
Arriverò fino alla fine dell'universo
viaggerò con mezzi di fortuna
fino a toccare il limite della Fantasia
nella ricerca della Tua Passione.
Cercherò la Tua naturale sensibilità
che da sempre allieta il mio Mondo
aiutandomi nei momenti di sconforto.
Mi rifugerò nelle Tue braccia grandi
mi chinerò sui seni che odorano di rose
sarò fiero di averti incontrato
di aver vissuto con Te, nella Tua casa
ogni momento della mia dolce Vita.
Per una Vita intera T' ho Amata
e una Vita intera Tu mi hai dedicato
ho vissuto da sempre in un bel sogno
quel dolce sogno che mi hai donato
e io dal profondo del cuore Ti sono grato:
così che pur vecchio sono innamorato.
Sei la grande gioia toccatami sulla Terra
il mio dolce Tesoro
un grande ardore!
Spero tutto ciò che mi riserva il futuro.
Per Te:
ho scacciato il Demone dal cuore:
ancora per Te,ho combattuto e vinto
nel mio corpo il Dolore!
Grazie …Amore…

 


Donna

La neve bianca sui capelli d'argento
confonde l'immagine del tempo
che non ti rende Giustizia.
Vorrei aprire un dialogo con Te
che nonostante gli anni giovane Ti senti.
Vorrei poter viaggiare nel tuo cuore
per vedere come nel tempo precedente
è mutato il sentimento dell'Amore.
Vorrei farmi prestare le ali possenti
di un Angelo custode del Signore
per viaggiare nei paesaggi evanescenti
della tua fiorente fantasia:
per essere l'eterno compagno
della tua bellezza interiore.
Già da bambino Ti amai come Mamma
subito dopo Ti amai come Sorella
poi come Sposa innamorata.
Ora: come Madre dei miei Figli
Tu sei sempre la più bella e adorata.
Infine, sei Nonna delicata
con gli occhi pieni di malinconia.
Ma ancora insegnerai la giusta via
ai nipotini Tuoi dai quali sei adorata.

 



Cercherò

Se un giorno sarò triste, sommerso dalle pene
cercherò il Tuo viso disperso tra la folla.
Se un giorno
la luce dei miei occhi perderà l'antico smalto
cedendo alle fauci del tempo
il suo ultimo destino:
io cercherò i Tuoi occhi
e attraverso loro vorrò scoprire
se vera è stata la mia Vita.
Cercherò la Tua pazienza
nel momento del bisogno:
perché soltanto Tu dal tuo trono
potrai cambiare i miei umori.
Cercherò nella tua essenza
una persona nuova
che sappia con la pace sua interiore
lenire il mio Dolore.
Cercherò in Te l'ultima cosa buona
in cui Dio, nella sua potenza infinita
mi ha concesso di sperare.
Poi quando arriverà la sera
cercherò di scoprire
quanto bella è stata, con Te, la Vita intera!

 


Se Tu

Se Tu lo vorrai, io crederò!
Sarò con Te ogni giorno della Vita
e soffrirò per Te, e Ti Amerò
unica compagna mia gradita.
La luce dei Tuoi occhi innamorati
fanno di me una Persona immortale:
una Persona umile e felice.
Un giorno l'alito della Vita
Ti è passato accanto e nella fretta
ha perso un po' del suo calore
che con la dolcezza del Tuo cuore
hai saputo teneramente rapire.
Se sarai felice io crederò
d'essere stato il Tuo compagno
d'averti regalato un grande Amore.
Se mi penserai Ti donerò la Vita
sicuro che mai la tradirai.
Se Tu un giorno con me sarai gioiosa
io sarò sempre vicino a Te felice!

 


Non Piangerò

Un giorno mi rivolgerò al Signore
e con voce chiara e penitente
chiederò venia per i miei peccati.
Ascolterò le voci melodiose
le rimembranze dei giorni
vissuti su questa Terra amica.
Sorriderò agli Angeli gentili
che sgargianti di vividi colori
sfrecciano liberi e leggeri
sospesi nell'immensità del cielo.
Sommesso, con il cuore in mano
cercherò il perdono per i periodi bui
trascorsi nella mia Vita Terrena.
Mi riempirò di grazia donata dalla Fede
assaporerò la Tua Essenza di rosa aulente
riempirò della Tua luce il mio pensiero
e viaggerò del Sole sul sentiero
per ritrovare in esso un po' del Tuo calore.
non piangerò per la Vita che avrò lasciato
né piangerò per ciò che mi sarò perduto
perché Tu, sarai stata con me tutta la Vita.
Gli anni ruggenti mi abbandoneranno
avrò perduto per sempre il mio futuro
ma in me sarà il Tuo pensiero come guida:
luce tanto preziosa mai sarà veduta.
Non piangerò per il male del Mondo
ma raccoglierò le Speranze della Gente
che porterò alla presenza del Creatore
perché, giunga palese il penitente.
Non piangerò per la Vita perduta
Perché,in Te, io Vivrò per sempre!

 

 

Amore

Sale dal cuore impetuoso
travolgente
turbina nell'Anima
sconvolge la Mente
rinfranca le speranze in questa Vita amara.
L'arido deserto
dalla perenne sete placa.
Quanta voglia di fare al suo apparire
mostrandoci insieme, sul sentiero della Vita
tenendoci poi mano nella mano
e una Persona unica sembrare.
Prendersi cura delle necessità del compagno
arrivare all'ultimo traguardo piano,piano
con la coscienza di aver lottato per la Vita
in questa dolce oasi fiorita.


 


La Vita Futura

Allora la breve breccia della Vita
si sarà per sempre chiusa:
non dormiremo più su letti di canneti
e materassi di foglie rinsecchite.
La testa più non poggerà su cuscini di fieno
né più ci culleremo su amache al Sole
con il venticello leggero che i capelli scompiglia.
Né ci sveglieremo più su morbidi guanciali
di fini piume d'oca in case sontuose.
L'Anima nostra sarà libera!
Libera di volare negli spazi infiniti
in cieli limpidi e primitivi!
Non vi sarà paura, mai arriverà la sera.
In questo distinto spazio regnerà l'Amore
l'Anima sarà cinta da buone sensazioni.
Nella luce del Creatore ti scoprirò "Amore!"
Sarai ancora il primo dei miei pensieri
pur essendo immersi in grandissimi misteri.
La Gioia correrà veloce a sanar del Mondo il male;
il nostro Amore in cielo, mai più vedrà l'Inverno
saremo per sempre uniti nell'estrema luce
che odorerà di Eterno.
Saranno giorni gioiosi nascosti dal Creatore
in una vasta zona protetta dal Demonio
sarà per noi l'Alba di un nuovo grande Amore!
Sarà il preludio di una meravigliosa Vita futura.

 


Eletta Madre (Acrostico)


Eletta Madre di Figli dolcissimi
Luce di Vita per la tua progenie
Intenta sei nel riporre le tue gioie
Sotto quest'Anima che irradia luce
A proteggere dal Mondo i tuoi tesori.
Fulgida stella del mio piccolo universo
Intima compagna della Vita mia:
Non può appassire un fiore così bello
Esposto alle intemperie della Vita.
Tue opere sono quelle del mio Paradiso
Tue, le promesse che su questa Terra
Io aspetto per allietare il mio tempo.
Angelo dolce del mio focolare
Nata per far felice un Uomo
Ingenuo forse, dolce tesoro
Ma sempre follemente innamorato.
Anima buona, cuore immacolato
Mia personalissima Signora
Ispiri tutta la mia produzione
Ancora sei la mia opera migliore.

 

 

Alle soglie dell'infinito

Il richiamo degli affetti è ancora forte
giorni lontani spaziano l'infinito
reminiscenze antiche forano la memoria
arrivando oltre i confini della Vita.

L'oblio imminente logora la mente
traluce nell'Anima l'ultima carezza
gli ultimi istanti di una breve Vita
ha ottenuto dalla Divina Provvidenza.

Ultimi bagliori di una Vita amara
ultime visioni di una Terra amica
poi con rassegnazione l'oblio abbraccia
per evitare l'amaro tempo del soffrire.

Angeli fugaci reggono le pene
raggianti di luce e ardore d'Amore
Vi infondono speranza in un Mondo
etereo situato lontano dal dolore.

Speranza certa in una luce immane
che dolcemente lenirà le pene
delle persone a Lui, da sempre care
che in Vita Gli hanno voluto bene.

Un'ultima carezza, un gesto affettuoso
da quanti l' hanno tenuto in cuore:
si rivedranno in una nuova luce
un dì ritroverà il suo Amore.

 

Gli Angeli del crepuscolo


Voi
Angeli del crepuscolo
che accompagnate i vecchi
all'ultima dimora.

Voi
ultimi raggi di Sole
di una Vita ormai vuota.

Ora
che la disillusione supera la malinconia
adesso
che le mani stanche non sanno più tenere:
La Vita sta sfuggendo dalle dita
che senza forza non possono serrare.

Ora
che le amicizie si diradano
che la mente non sa più pregare
dimenticati dal Mondo nel suo correre veloce
in questo spazio pieno di barriere:
vecchi baluardi di un tempo ormai finito
soli
in questo lembo di malinconia.

Portate un po' di luce in vecchi cuori
in quelle larve Umane un po' d'Amore.
Voi, che potete, state loro vicino!
Con il vostro Amore lenite loro le pene
perché soltanto in voi vedono il loro bene!

 

Un Angelo perduto

Dolce fanciulla
Anima candida
fragile fiore
non hai vissuto invano.
Ci hai insegnato tanto
donandoci il perdono.

Sentiamo ancora affranto
il grido tuo innocente
mentre la fredda lama
lambiva la tua carne.

Un grido disperato
che suona ancora forte
nelle Coscienze sporche
che ti hanno Condannato.

Gli amici sono andati
lavandosene le mani
per non aver voluto
cambiare la tua Sorte.

E sei rimasta sola!
Sola con la Disperazione
davanti alla tua parte
di condannata a Morte!

La colpa fu del Fato?
O della malasorte?
Oppure della furia
di chi ti ha brutalizzata.

Restano ancora pensieri
sul luogo del delitto:
rimane il Patrimonio
di tenere attenzioni
delle Persone buone
che ti hanno conosciuta.

Dei tuoi famigliari
che ti hanno tanto Amata
e un'amarezza infinita
per la dolorosa perdita
della tua giovane Vita.

 


Le due facce della medaglia

Passano maschere vocianti
sul selciato della via principale
la Zobia ride con gli astanti
che gentili si lasciano interessare.

La sera è buia, si accende di rumore
l'Animo allegro, la gioia è nel cuore
la Gente è pronta a scordar gli affanni
così, per poco, si veston d'altri panni.

Gli scherzi non si contano
non manca l'allegria:
vogliono essere contenti
malgrado questa Vita.

In una stanza di parca luce accesa
un Uomo, a letto, accanto alla consorte
sta combattendo l'ultima battaglia
per cercare di imbrogliar la sorte.

La Moglie gli tiene teneramente la mano
sa che in questa Vita, più non andrà lontano
lo regge, mentre Lui guarda verso la porta
come aspettasse di vedere la Madre Morta.

Battono i passi cadenti sul selciato
suonano le trombe delle compagnie
giungono numerose a riempir le vie
per fare baldoria e portare l'allegria.

Triste è la Vita in questo giorno allegro:
quell'Uomo, nel suo letto sta Morendo:
mentre la Gente ride e canta in allegria
da li a poco, quell'Uomo, come per gioco
dovrà subire il battesimo del Fuoco.

 

Con ali d'Aquila


Con ali d'aquila sorvolerai i cieli
osserverai le evanescenti nubi
e gli spazi eterei sereni.
Con il canto delle allodole
Ti desterai in un radioso mattino
con la Musa ispiratrice vicino.
I canti dolci scenderanno le valli
da un coro d'Angeli intonati:
canti che ti hanno accompagnato
e allietato sulla Terra il cammino.
Ancora salirai quegli ermi colli
sorseggerai le garrule liquidità sorgive
correrai nei campi e sarai felice.
L'ego traviato dal male troverà conforto
ritroverai l'Amore ai limiti del Mondo
l'Amore che per Te, non ha eguali
e un giorno ancora non troppo lontano
ha fatto di Te il suo unico sorriso.
Sarà allora come sentirsi forza vera
come riscoprire i colori delicati
di una nuova, tiepida, dolce Primavera.
Stai già volando! Usando quelle ali
con la tua Fantasia senza orizzonti
porgendo quelle immagini gentili
che incontri sulla via degli alti cieli
alla prole per conservar memoria
della gaudente e dolce Tua Armonia.
Vola sempre più alto, non Ti stancare!
Oltre il Sole: nelle braccia del Signore!

 


Oltre la terra


Per te come Amore terreno
per la tendenza famigliare
di Madre buona e curatrice
per gli ultimi approcci terreni
corre il ricordo nella notte eterna.

Tutto è lontano, come luce di lanterna
fioca e tormentata, in una Vita persa:
percorri strade senza più transenne
libera nell'anima, tra gli spazi aperti.

Fonti leggiadre, garrule e gioiose
d'acque fresche, preziose e cristalline
serpeggianti nell'immensità dei cieli
ti accompagnino serene e gaudiose
nel cammino verso uno spazio Divino.

Luce preziosa quella del Signore
che piano, piano, scende dentro il cuore
T'avvolge con immensa tenerezza
e su Te pone una tiepida carezza.

 


Dopo le mire del male


Dopo le mire di questo male assurdo
che porterà i tuoi giorni sul finire
dolci reminiscenze ti accompagneranno
prima che giunga il tempo di Morire.

Approderai nel Mondo del nostro Creatore
ed Ei, con la sua luce,T'avvolgerà d'Amore.
Vivrai in uno spazio senza tempo
una Terra verde di Speranza
più non sentirai dolore.

Coglierai luce più viva
calore di un Sole che non avrà tramonto
con una grande Pace nell'Anima
senza più tormento nel cuore
Sarai divenuto luce e infinito Amore

I cari ricordi Ti rincorreranno
nella tua evanescente luce.
Dal tuo trono di Pace
osserverai i nostri giorni
e nell' incertezza del domani
a questi modellerai i contorni.

Farai di noi, Tua immagine nel tempo
come Angelo custode, ci guiderai nel Mondo!
Sarai vicino a noi
per tutto il tempo della nostra Vita!
Fino al definitivo incontro.


Ultima speranza


Amor che soffre
più tenacemente Vive
nel cuore dell'Amata Sposa
e della sfortunata prole.

Nelle braccia della Morte
ha concluso il suo destino
schiavo delle miserie Umane
e della tremenda sorte.

Ora vagando triste
spoglio delle lacerate vesti
oltre l'ultimo appiglio
corre il suo passo svelto.

Egli nel Mondo vaga
del nostro Redentore
avvolto nella luce
del suo potente Amore.

Amor un giorno avuto
che adesso ha ritornato
all'Entità che ha acceso
questo nostro bel Creato.

Lasciando Speranza vera
di una nuova Vita infinita
Vita priva di sofferenza
priva di tristezza e dolore.

Un giorno nell'infinito
ci ritroveremo allora
saremo ancora uniti
in una eterna Aurora.


In un istante, la vita!

Aperta sull'anamnesi del passato
sopra selciati di marmi incastonati
su dura terra ancor dei nostri Padri
la breve breccia nella nostra storia.

Castelli aviti, Anime d'Eroi in icone:
effigi chiare, custodite ad arte, su tele
antiche di colore e cariche di gloria
portano alla mente attonita, le imprese
che fecero grandi i casati degli antichi.

Un attimo per pensare; fugaci visioni
passano nel Limbo della mente
per portare in un istante l'attenzione
e rivivere quei nobili sentimenti.

Ormai è sera, l'ora concilia il sonno
vacanti i sensi, intorpiditi da Morfeo
la Vita sta passando un altro guado
e allunga i suoi tentacoli nella storia.

Ed ecco il rivivere delle impressioni
che hanno un tempo accompagnato
in tortuosi, celati meandri, la memoria
e…, tornano alla ribalta le emozioni.

Ultime, prima che giunga il buio
prima che il Sole si spenga sul sentiero
prima che l'ultimo barlume di luce
venga rapito dal mistero.

Un attimo! In questo breve istante
tutta una Vita d'Amore verso il prossimo;
una Vita tutta spesa nella luce di Dio
eccola, giungere sulla soglia
a ricordare che un Angelo ha vissuto!

 

Sospesi ora siamo


Occhi lacrimanti guardano quest'atollo ingrato
occhi senza più luce, spenti, in questo bel Creato
argini possenti in valle eterna sorgono nell'Anima
a limitare il fiume d'Amore che scorre copioso
illuminato da raggi di luce radiosa di Sole.

Ibridi destrieri, cavalcati su intricati sentieri sospesi
nelle profonde cavità degli azzurri e vaporosi cieli
guidati da Anime vezzose, ridenti, serene e capricciose
con mani di vento, piedi di rubino, scarpe di pensieri.

Dondolanti, fluttuanti, esposti ad ogni soffio di vento
luccicanti scie di armoniche figure uscenti dall'oblio
ancelle voluttuose, servili e premurose, adagiate
su letti di sospiri: tenere illusioni del tempo giovanile.

Amore nell'Anima, un abbraccio caldo sul cuore
le pene della Vita sono finite, portate all'oblio;
rimane un sogno fluttuante, leggero, in questa Valle
vibrante con artigli forti conficcati sul sentiero:
il sogno che ci ha lasciato un Uomo unico e sincero.

un sogno di Pace, di Perdono, un sogno di Comunione
di Giustizia e Uguaglianza per i popoli della Terra
vivendo delle nostre pene, calmando il nostro dolore
portando a noi, Peccatori, la luce del Signore;
"guidaci ancora durante il cammino, Uomo Divino!-

-Le Genti tutte Ti amavano, ti chiedevano la Libertà.
Tu, insegnavi ai Popoli in Guerra, Fratellanza e Verità!
Sospesi ora siamo, su ali consunte e doloranti
in questo Mondo carico d'Odio e di Dolore
senza più il tuo carisma che ci dà serenità.

Prestaci un ultima volta il Tuo sorriso;
con il volto immerso nella luce Divina
bacia la nostra mano laboriosa e contadina
e porta la speranza di una Vita nuova
in chi l'eterno abbraccia, e nel buio riposa".

 

Karol, Il commiato

Calmo il serpente, pigro e claudicante
si snoda in preghiera per le strade Vaticane
il capo chino e le menti attese sulla soglia
della porta che invita all'ultimo confine.

Dolci litanie cantano gli Angeli in cielo
accompagnate da un coro di Martiri oranti
presto davanti all'eterno, nella casa di Dio
sarà l'Anima buona, simbolo di tanta Gloria.

È giunto alla casa del Padre il nuovo Santo
che ha dispensato testimonianza e Amore
e ha risparmiato al Mondo tanto dolore
insegnando a noi cattolici il dono della Fede.

Nell'ultimo commiato, il mio pensiero Ti invio
un caldo abbraccio che renderai a Dio
con la certezza che non sarai mai dimenticato
da chi, da sempre su questa Terra, ti ha Amato.

 

I giorni della Speranza

Attonito il Mondo guarda
alla casa del potere Divino;
attende impaziente la fumata bianca
che inizia al nuovo Papa il cammino.

Un Uomo prima, e dopo un Santo
salito in cielo, è immerso nel Divino
lasciando tra i Fedeli un vanto
e fondendosi nel cuore del bambino.

Ora, la chiesa, luogo di culto dei Fedeli
elegge un nuovo simbolo carismatico
Padre di fede, voce di Dio sulla Terra
il nuovo Signore che porterà la Croce.

Il Saggio, il Giusto, la guida nell'Amore
l'amico dei popoli mandato dal Creatore
quando gli apostoli di Dio, uniti in conclave
da Spirito Santo ispirati, lo elevano a Pastore.

Il Fedele spera nella giustizia Divina
spera nell'opera di quest'entità Terrena
che Dio guidi il pensiero ai saggi, indichi la via
per ridare al Mondo, Speranza ed Armonia.

 


Un dolce ricordo

Un dolce ricordo legato alla mia infanzia
vaga per i meandri della mia memoria
portando a me, le immagini del passato
quando bambino ancora andavo a scuola.

E mi sovviene un ricordo caro:
erano tempi un po' particolari,
la Gente non aveva di che vivere
la Guerra aveva lasciato i suoi orrori
quasi tutti erano poveri ma i benestanti
si prendevano cura del Popolo indigente.

C'era l'Amore! L'aiuto non mancava
ai poveri che vivevano di stenti!
Non c'erano associazioni benefiche
non ce n'era bisogno! Al sofferente
veniva comunque offerto l'aiuto della Gente.

Com'erano belli quei tempi ormai lontani
quando ci consideravamo tutti uguali.

Ricordo che essendo io indigente
avendo solo il poco con cui vivere
avevo gli stessi amici degli emergenti.

Ebbene! Ora il tempo è passato
creando qualche beneficio alle Persone
però, ora c'è la distinzione
tra le varie caste della Popolazione.

"Forse", questo beneficio che non è per tutti
ha fomentato gli egoismi individuali
così giungo a desiderar quei tempi
in cui erano Vivi i sentimenti.

 


Gli albori della Vita


Dagli albori della Vita
l'Uomo ha percorso molta strada
sempre cogliendo dall'albero di questa
i frutti più gustosi e delicati.

Non gli è bastato infatti
essere scacciato dal Paradiso predestinato
per aver le Leggi del Creatore trasgredito
e aver mangiato il frutto
dell'albero proibito.

Quale testardaggine nella trasgressione
può far dell'Uomo un simile testone?

Dalla notte dei tempi, la via ci è segnata
perché non rispettiamo i disegni del Divino
che ci vuol tutti Credenti e rassegnati
ai macchinosi giochi del destino?

C'e sempre l'intenzione
di saper cosa ci tocca per la nostra azione.

Eppure noi vogliamo credere
in un mondo buono, in un mondo migliore!
Vogliamo credere nell'Uomo
così come crediamo nel Signore.

Che questo aggiunga nuova speme
a questa Vita randagia che viviamo
perché ci conduca, mano nella mano:
partendo dagli albori del mondo primitivo
fino all'eterna alienazione della Vita.

 

La Primavera nel cuore

Il tenue tepore coglie le fragranze
dell'atmosfera tersa, intrisa di profumi.

Dalle pendici delle colline
non senza colore fioriscono le rive
a questa nuova brezza mattutina.

La Natura dalla notte si risveglia
e dona a noi la Gioia per la Vita
mostrando quell'immagine fiorita
che dentro il cuore libera il suo ardore.

La linfa scorre nelle piante spoglie:
porta nuova Vita e testimonianza sincera
che sta arrivando la Primavera.

Delle dure e fredde giornate
del Verno ormai passato
l'Animo ha tutto scordato
né più rimane memoria
del triste pensiero che in noi albergava.

Ora il Sole col suo giallo colore
accoglie la nostra voglia di Libertà
e ci regala un tempo di Serenità.

L'attesa è finita e con il Sole
si espande nell'aria tiepida
un profumo di viole.

Dolce è posar lo sguardo
sulla Natura in fiore
e dentro al cuore aver l'immagine gentile
di un ritrovato Amore.

L'Amore per il giorno, per la notte
per tutto ciò che abbiamo intorno.

E all'ora, l'Anima soggiogata dal Verno
si libera da questo pesante fardello
permette di assaporare la Gioia
facendoci gustare una nuova Vita.

 

Un nuovo inizio

Là sul finire del Mondo
all'orizzonte conosciuto degli eventi
dove anche l'intuizione cede il passo
all'inalienabile Ragione.

Dove le singolarità dell'Uomo
sono site in un angolo piccino
vi è uno spazio senza stelle
uno spazio senza luce al limite del tempo
che soltanto l'illusione crede di controllare.

Un buio freddo in cui lo spazio
ha perso l'immagine dell'Essere
lasciando la sua luce nell'Eterno
regola la Vita su questa fredda Terra.

Questo nostro Mondo, pieno di sapori
di luce, ebbro d'illusioni
glissa sulla sua Natura
lasciando l'Uomo nella confusione.

Ciò che pare non è
ciò che è, non è palese:
noi piccoli Uomini come facciamo a credere?
Il nostro giorno è prezioso sulla Terra.

Aldilà del tempo, dello spazio
oltre tutto quello che ci è dato
viene impegnato dalla nostra Natura
per arrivare pian piano all'oblio.

Eppure col pensiero l'uomo è vicino Dio!
Sappiamo che il nostro tempo è breve
ha la durata di un bolide spaziale
ma noi sappiamo pure
che dopo questa Vita
c'è un nuovo inizio da provare!

 

Fantasia


Osservo questo mare sconfinato
esteso come l'orizzonte del pensiero
dalla battigia fiacca ed assolata
gremita di bagnanti accalorati
alla mercé dei raggi
del nostro usurpato e vecchio Sole.

E il pensiero vaga senza posa
vola attraverso mari calmi
su atolli approda
in mezzo a oceani dimenticati.

Vola tra nubi eterne in cieli bruni
tra verdi valli e muti casolari
vola reggendomi nel cielo con ali di seta
per farmi arrivare
fino al Sole senza bruciare.

Fantasia! Forza interiore!
Che mi consente di varcare ogni confine
di vivere in un Mondo nuovo, migliore!
E mi permette di cavalcar l'Aurora
di fare miei tutti i raggi del Sole.

Sei tu, la mia più cara amica:
l'unica energia
che ancor non mi abbandona!

 


Il Tempo

L'ombra del tempo oscura la memoria
ciò che un tempo era palese
ora è nascosto nella Storia.

Le immagini della Vita si fanno evanescenti
tutto viene velato e distorto dal ricordo.

È triste osservare il Mondo
da un angolo visuale sito ormai all'oblio
lasciando le antiche certezze.

Arrivare poi all'ultima emozione
che tristemente affiora nella mente
lasciando un senso di smarrimento
che ancora l'Uman non sa colmare.

E prima che il tempo vinca la battaglia
fermando l'ultimo battito del cuore
ècco che esplode il senso del dolore.

Dolore per quel che non si vuol lasciare:
dolore fisico, disagio spirituale.

Allora, l'Anima dell'Uomo si difende
si isola in un "che" di innaturale
per non soffrire più del necessario
per questa Vita che ormai sta per lasciare.

 

Coscienza dell'essere


L'Uomo
è l'universo che guarda se stesso.
Noi, siamo la coscienza di questo
i testimoni dell'Essere.
Tutta la grandezza del Creato
senza di noi, non ha ragione di esistere.

Queste dolci colline
questi degradanti declivi
i fiumi impetuosi
i cieli azzurri
le stelle brillanti
i pianeti armoniosi
non sono nulla senza l'osservatore.

Le cose per essere buone e preziose
devono essere apprezzate e conosciute:
un Mondo senza l'Uomo sarebbe il nulla
in questo povero contenitore
ci sarebbe il vuoto più assoluto
e l'eterno Costruttore sconosciuto.

 

Giovinezza


Giovinezza, dolce chimera
che per sempre ormai
lasciasti questi lidi
unica certezza mia sincera
è che ti vissi orgogliosamente mia
e tu mi accompagnasti
per una Vita intera!
Or, solo la sera, in me dimora
nell'attesa della notte: "Mia rovina!".

Rivivo in dolci istanti cari ricordi
sembianze di fanciullo
rapito dal suo grande amore
dolce, tenero, sincero!
E nella mente un bisogno
di tenerezze vere!

Ora è passato il tempo e in riva al mare
osservo due vecchietti claudicanti
che da un tutore si fanno accompagnare
avanzare lenti, mano nella mano
con gli occhi pieni di Malinconia.

Osservo il volo svelto dei gabbiani
e il movimento armonico dell'onda
mentre la Vita scorre col suo flusso lento
con l'obiettivo di vederci invecchiare.

cosi soltanto adesso sto vedendo
che ancora, anche se vecchi
si può saper Amare!

 

Sogno

Un verde regno di vastità infinita
s'intravède d'un tratto oltre la lontana sponda.

Il fiume, d'onda forte investe la Feluca
che trascinata dall'impeto dell'aria sbanda.

Sogno o son desto? Io mi domando!
E presto, luce più viva mi coglie all'improvviso.

Di accecante spettro il dardo mi ferisce
pur nella nera notte, luce così penetrante e pura
dall'Umano, su questa Terra, non fu mai veduta.

In quell'istante, nel cuore, una Pace assoluta!
Un attimo, un impulso breve
un fascio di colori e dopo il buio.

L'antagonista della luce, sempre più potente
mi avvolge nelle sue fredde spire.

Un tunnel in piena luce armoniosa
lungo una Vita, percorso a velocità infinita
per ritornare da dov'ero partito come "Idea"
lasciando in questo lido solo le spoglie.

Il trillo di un campanello mi disturba
mi strappa dal sonno e mi richiama alla Vita.

Apro gli occhi, mi guardo intorno e… strano!
Mi accorgo che quella luce, quella Pace
altro non era che un sogno
che dall' inconscio m'era stato preparato.

Ma io, in questo sogno ho ritrovato
il bambino che sono sempre stato.

 


Il Sole sulle mani


Le mani scarne si allungano fugaci
onde carpire il nettare prezioso
rivolte là, dove si perde il giorno
per indicare il Sole al tramontare.

Ultimi tenui colori colpiscono le mani e
lasciano lunghe ombre sulla lavagna nera
l'ultima stilla di calore intenso
prima di perdere la luce nell'Immenso

la Terra si copre di colore antico
nell'Anima dell'Uomo preme la notte
la stessa notte che amplifica i dolori
e stende un velo pietoso dentro ai cuori.

Il Sole tra le dita che non han tenuto
fuggito è un'altra volta nell'oblio
pure con forza cercavano la presa
per trattener la luce ed evitar la resa.

Le dita esili, nulla hanno potuto
perché troppo fluida è la Vita
in questa dura ed eterna partita:
l'Uomo dovrà passare la mano alla sorte
che inesorabilmente lo porterà alla Morte


Voglia di …

Voglia di volare nella volta celeste
in cieli cristallini con ali d'Angelo.

Librarsi sorretti da aere pulite
sugli irti monti dalle nevi eterne
e planare leggeri attraverso ripidi declivi
su valli impervie e irraggiungibili.

Destarsi con l'aura gentile
che dalla valle il mattino inonda
come una piena di serenità distesa.

Voglia di mostrare tutta l'allegria
che dal cuore esonda
quale sorgente garrula e gioconda.

Voglia di vivere, di ridere, d'essere.
Vivere il mattino con il Sole in fronte
assorbire il suo calore
prendere parte alla Vita e quando si fa buio
trovare il conforto nell'Amore.

Voglia di sincerità che ormai sopita
attende in un angusto spazio nella mente
che l'Onestà la faccia tornare attiva.

Voglia di tutto ciò che il mondo offre
voglia di Vita!


Essere grandi

Vivere di giustizia, vivere di Vita vera
scoprire nelle ore perse della sera
cosa ci può dare una preghiera.

essere grandi? Soltanto un'illusione!
Vivere di passione, vivere d'Amore
vivere di gioia, di serenità sincera
vivere sperando in una nuova Primavera.

Saper abbandonare le ore di tristezza
gioire per la felicità del prossimo
arricchirsi nell'intimo di nuove sensazioni
aspettare con serenità che giunga sera
per arrivare a capire che solo chi spera
può aspirare ad una Vita nuova.

Questo vuol dire essere grandi!
Essere grandi vuol dire credere!
Credere nell'Uomo, concedere il perdono
saper celare il dolore
aprire il cuore al sentimento dell'Amore.

 

Il sole sorge ancora!


Immagini che arrivano dal passato
mostrano il crescere dell'Uomo.
Un grido silenzioso ammalia la mente
e questo grido sveglia le coscienze.
L'evoluzione corre senza posa:
giganti pieni di fuoco, come dardi
lanciati da potenti archi solcano il cielo
lasciando traccianti scie di vapore
gas letali che avvelenano l'aria:
spinti da un' energia fluida e Potente
per superare il campo gravitazionale
ed evadere verso nuovi lidi
ancora incontaminati
con la pretesa di andarli a conquistare.
Aerei supersonici sfrecciano nel cielo
comprimono il suono in uno spazio angusto
per liberarlo poi come frastuono
lacerando così l'orecchio dell'Uomo.
Le Guerre studiate per bramosia di Potere
prolificano Violenze in ogni dove
col solo scopo di ammazzar la Gente.
Foreste in fiamme ammassano veleni
che con veemenza aggrediscono la Natura.
"Bombe" chiamate "Intelligenti"
con corazza d'acciaio all'uranio impoverito
così fatte per renderle penetranti
e aumentare la certezza di far male
scoppiano nei conflitti ancor presenti
su questa povera Terra da salvare.
Ancora: altre Bombe alla grafite
costruite per disturbare le trasmissioni
per rendere ciechi gli intercettori.
Questo mi fa pensare che: l'estro all'Uomo
è stato dato soltanto per distruggere il Creato.
Ma noi nel cuore teniamo la Speranza
che presto o tardi ei giunga a capire
che ciò pian piano ci porta a morire.
Detentori però siamo della certezza
di ridestarci un giorno in una nuova Aurora
perché malgrado tutto, il Sole sorge ancora!

 

Ora come allora

Scavando nel passato
mentre si apriva un varco nella Storia
nel preparare una nuova arteria
che porta sviluppo al nostro territorio.

Antiche vestigia di un neolitico lontano
venivano alla luce: armi che l'Uomo usava
pietre taglienti opportunamente lavorate
per difendere gli averi dei suoi avi
balzano improvvisamente sulla scena
come ultimo baluardo di un'era dimenticata.

Mentre il capostipite dell'Uomo
su questa brulla Terra
viveva consumando il suo destino
perennemente in Guerra
procurando violenze e lutti ai miseri di allora.

La Storia ha percorso i secoli, ma l'Uomo
"È triste dirlo", Vive di sua memoria!
Così le Guerre ancora logorano le Nazioni
fanno schiavi i Popoli attraverso le oppressioni.

Facendo un'attenta analisi giungo a pensare:
malgrado il tempo passi, malgrado l'istruzione
le nuove tecnologie che hanno a disposizione
gli Uomini, ad onor del vero
non hanno imparato niente:
ora come allora vivono di Violenza.

Che brutta sensazione per noi pensanti
che definendoci a priori Intelligenti
veniamo dalla realtà smentiti
nel fare queste dolorose azioni.

 

Quotidianità


La solita strada lungo l'argine del fiume
percorri ogni mattina andando a scuola:
da filari di pioppi alti custodita
e da argini potenti riparata.

Le solite dune sabbiose là nella pianura:
sabbia dallo stesso fiume trascinata
aspetta la calura dell'Estate
come spiaggia dai bagnanti frequentata.

Segui d'impulso la tortuosa via
per arrivare all'ansa riparata
che ti consente di passare la giornata
in questo scorcio di Natura incantata.

La solita casa nella golena spoglia
sulla quale si frange l'onda della piena
come rudere all'orizzonte si staglia
ove rivivono in piena notte i fantasmi.

La solita Vita, il solito costume
la solita voglia di guadare il fiume
la solita tristezza nei giorni di festa
il divertimento che nel cuore resta.

È la quotidianità che non perdona
che rende tutto quanto piatto:
senza sapore, son le pietanze a un tratto.

Mi sento in un istante perduto
mi sento stretto in una morsa il petto
ed è per questo che solo per diletto
ascolto trepidante l'ulular del vento
che s'ode tra i pioppeti come lamento:

perché c'è solo questa soluzione
che spezza la quotidianità di questa Vita.

 


Tristezza


M'alzo dal letto con fare sonnolento
alla mattina quando il ciel si tinge di rosa.
L'Alba già lancia i suoi bagliori al Mondo
per rischiarare una giornata nuova.
M'alzo e funesto il pensiero m'invita
a gareggiare in questa nuova partita.

Il Sole già si staglia all'orizzonte
fugando gli umori della notte
che nella mente mia così adagiata
nell'osservare la durezza della Vita
prende sembianza di Tristezza antica.

E rode, il tarlo che mi dimora in petto
e mi allontana inesorabilmente
dalla mia passata età fiorita.

Né basta chiedere pensieri nuovi
alla mia fervente Fantasia:
tanto, questa lunga giornata odiosa
quasi senza fine, nulla mi ispira.

Una Tristezza infinita mi pervade
e non so cosa bisogna fare
per ritornare ad assaporar la Vita
finche non guardo con Almo pronto
a recepir messaggi indelicati
che mostrano gli affanni dei malati.

Ed ecco! È allora che mi ricompongo
e accetto come segno del destino
questo mio stato di Passione:
pensando che non è logico davvero
soffrire senza saper di cosa ci si lagna.

Allora butto via la Malinconia
libero dal fardello questo cuore
e torno sollevato a lavorare.

Così una Vita nuova mi sorride
perché ho ritrovato la consolazione
che inevitabilmente porta la Ragione.

 

Fiori d'arancio


Fiori d'Arancio per le novelle Spose
che arrivano trepidanti all'Altare.
Fiori d'Arancio per le donzellette
che han saputo farsi innamorare.

Anche stavolta la Primavera è sorta
dopo che il gelo, svuotato ha il cascinale
e la stagione bella adesso avanza
mentre la Natura verde è tutta in fiore.

Le nuvolette scherzano vezzose
volteggiano rasando l'azzurrino
di madreperla coprono il cammino
dei valligiani e i pascoli fioriti.

Dolci profumi d'alpe e folto bosco
dove da sempre dimorano i licheni:
nativa verzura impregna l'atmosfera
di bianco polline e profumi soavi.

La Primavera dell'Inverno è Sposa:
porta il giusto tepore dentro il cuore
libera la mente delle persone buone
stende ali di Fata sulla Terra avita.

Fiori d'arancio per le donne belle
alle coppiette sempre innamorate
per le Speranze delle vecchie Spose
perché in Amore mai tramonti Pace!


Una lieta giornata


Ecco, la notte a grandi passi s'allontana
ora la tenebra d'un tratto si scompone
il disco selenita ha già abbandonato il cielo
lasciando tracce di tenebra
nel tiepido cuore dell'Umano.

Copre il pendio il folto sottobosco
che della luce è barriera attiva
lasciando i penduli ancor bagnati
da qualche goccia di rugiada sporca.

Le avide fauci buie della notte
hanno lasciato per questo giorno il Mondo
il Sole quale sfera luccicante
divien padrone di tutto quanto intorno.

Scende dal monte con fare serpentino
col tintinnar dell'acqua di sorgente
il ruscelletto convinto nelle sponde.

Il Merlo canta, risponde il Pettirosso.
Il grato soffio della brezza mattutina
che vien dal monte senza più calura
rianima piante e fiori della Natura.

Il fiore s'apre grato al Creatore
per questo nuovo giorno a lui donato
prima che tutto cambi, quando
poi avvizzito, cede la sua corolla
per abbandonarla inerte nell'oblio.

Ora c'è tanta Vita in questo giorno
allegro ed assolato: un nuovo tempo
di Speranza e gioia s'è affacciato al Mondo
e io, nell'intimo, sono gratificato.


I colori del buio


Dopo che il Sole stanco è sceso dietro il monte
la notte è sul Mondo con i suoi tenui colori.
Allora l'Umano si appresta a riposare
nella sua alcova, per ritrovar vigore.

Un passo, un passo ancora
così la notte incede servile e furibonda
traviando anime gentili e remissive
che credono nel Mondo che le circonda.

Il buio turpe nell'essere, freddo, spettrale
vaga come riflesso della Vita
in questa notte antica.

S'accendono le luci, con artifici si vince il buio
il gelo della notte si stringe intorno al cuore.
L'ultimo pensiero sortisce dalla mente
prima di abbandonarsi al sonno ristoratore.

E preminenti, pigri, si mostrano i pensieri
che nella notte senza più colore
vincono la stanchezza delle menti
sfociando in una sorta di consolazione.

La notte avanza, rapisce nel suo incedere
il senso della Vita, sospendendola nel nulla.
L'essere, vinto dalla stanchezza dorme
con la testa appoggiata sul cuscino
mentre si ristora il corpo stanco dal lavoro.

Il tempo passa, l'ora è tarda:
tutt'intorno il buio vince l'ultima sponda
prima che giunga il giorno a risvegliare i sensi
che nella notte si erano sopiti.

Ma ecco il sorgere del Sole!
L'Aurora, con i suoi colori saluta la tenebra
che suo malgrado tristemente muore.

Il nuovo giorno è arrivato, una nuova speme
sorge nell'Animo dell'Uomo
così si è di nuovo pronti e rifocillati per il lavoro.

Che sia un giorno buono, un giorno migliore!
È questa, la Speranza che alberga in fondo al cuore!

 

Una giornata di Sole


Il Sole s'affaccia al Mondo da levante
e con i suoi raggi tinge il ciel di rosa
tutto rischiara, tutto si colora
sui fili d'erba il raggio si abbandona.

La farfalla sopra il verde mar posata
sugge copioso il nettare dal fiore
unica brama, d'essa
innamorata della sua breve Vita
il manto suo colora.

Le fontanelle garrule nei rivi
le raganelle in rogge a gracidare
la ricchezza di quel caldo Sole
si stende dall'alto mare al litorale.

Gli augelli stridono cinguettii gioiosi
nel cielo vasto che ora pare in festa
tanto che il passante, attirato dai rumori
lesto e senza indugio alza la testa.

Visioni magiche in quel cielo azzurro
mostrano la Vita come adesso appare
a persone senza troppi pensieri
della Natura follemente innamorate.

Il Sole varca l'ultimo confine
e spenge la sua luce all'orizzonte
la sera giunge e la Natura amica
si pone tra le braccia di Morfeo.

Tacciono i rumori, la giornata è finita
resta il domani da desiderare
ardente e caldo come continuazione
di giorni dolci che fanno bene al cuore.


Il temporale

All'orizzonte, fino al confine
oltre il quale si perde lo sguardo
s'alzano minacciose nuvole nere.

S'avvolvono in mille immagini eteree:
quasi a rapir lo sguardo dell'Uomo
che senza indugio
volgendo gli occhi al cielo
osserva questo fatto arcano.

Qualche bagliore lungi, poi il tuono
mostrano che questo giorno è strano.
Il nero sta avvolgendo il Mondo visuale
il vento col suo magico gioco di colori
scuote i rami e dà le foglie al piano.
Quand'anche l'ultima foglia è caduta
bionda è la Terra dalla lor venuta.

Il vento aumenta, fischia la bufera
buio è d'intorno, s'accendono i lampioni.
Raffiche poderose flettono gli arbusti
inizia il pianto in gocce grosse
che malgrado tutto diventa sanatore.

Batte e ribatte sulla nuda Terra
si raggruppa in rivoli e canali
che sempre più vispi e grossi
nelle sponde di Terra golenale
giungono al torrente che freme tumultuoso.
Poi tutto placa e tra le nubi gonfie
fa capolino il Sole, pria che il giorno muoia.

La Terra madida d'umore
lascia ingrossare il seme che nel suo seno muore
per far posto alla nuova Vita che preme.
Questa tetra giornata strana
allora triste
ora è foriera di una nuova Alba della Vita.

Io osservando la Natura
scopro sempre più spesso
che anche se tutto pare triste e buio:
altro non è
che una nuova vittoria della Luce.


L'amore è


L'Amore è…il bene assoluto
il motore della Vita
l'immagine di Dio sulla Terra
l'ultimo rifugio dell'Uomo nel cielo
la buona filosofia del genere Umano
uno scrigno di gioie e di passione
che ammalia il cuore e soggioga la mente
la serenità dell'Anima traviata
la semplicità del cuore di un bambino
quando tendendo le braccia alla Mamma
chiede rassicurazione per il suo destino.
Il riscatto della singolarità
in questo Mondo di egoismi
l'algoritmo con cui la Vita si perpetua
su questa Terra ferita e bistrattata
l'ultima Speranza dei malati
che cercano nei propri famigliari
la dolcezza che si usa nel prestare aiuto
ad un perfetto sconosciuto.
Il profondo respiro dell'infinito.
L'Amore è l'ultimo confine
che ci separa dall'immensità.

 

Una gita al mare

Immagino foreste in un cielo azzurro
pieno di amache e ballerine scure
di corone di fiori al collo agghindate
e canti, e balli a non finire.

Ma tutto questo è soltanto un sogno
così ritorno alla realtà bruta col pensiero.
La mattinata già col ciel coperto si dipana
una pioggerellina lieve bagna i miei ardori
e mi presenta una giornata nera
piena di vento e pioggia Autunnale.

La mattinata passa senza Speranza alcuna
dal mare sale una nebbia innaturale.
Un vento gelido mi manda staffilate
che penetra la pelle infreddolita.

Al pomeriggio un Sole sonnacchioso
fa capolino a tratti tra i veloci nembi
un tempo si rischiara e successivo il buio
lambisce queste scure sponde
tormentate dall'onde che si schiantan fragorose
sulla battigia spoglia e ventilata.

Ora deserta è la spiaggia
e il mare vi si perde senza posa
spinto dal vento d'altura
in un susseguirsi di onde armoniose.

Era nata bene la giornata
colma di Speranza per una vacanza buona
ma ben si sa! La Primavera è strana
lo dicono gli antenati con i proverbi
che per tutto un tempo han fatto Storia.

Accetteremo dunque di buon grado
questa soluzione altalenante
sperando di aver più fortuna nel futuro
quando ci accingeremo un'altra volta
a programmare una nuova avventura.


Sul sentiero della vita

Un sentiero lungo e tortuoso percorso
con la fragilità dell'Anima dell'Uomo.
Antichi sapori dal tempo ormai proibiti
s'affacciano violentemente alla memoria
lasciando in fondo al cuore dell'Umano
un desiderio di tenerezze dimenticate.

Il tempo ha programmato la sua Storia.
Percorsi bui ledono i brevi istanti di gloria
lasciandoci supini
davanti alla Violenza del tempo
che fugge senza alcun riguardo.

A tratti Gioie incontrollabili balenano sulla scena
riservando al cuore, nella Vita troppo spesso amara
un dolce e luminoso raggio di Sole.

Salire su questa scala che sempre si allunga
lasciando ad ogni balzo un poco di energia
per arrivare al piano, di fronte ad una porta
che resta ancora definitivamente chiusa
e tornare poi a scendere un'altra volta.

Antiche gioie dal tempo eclissate
s'affacciano a questo punto
sulla soglia della memoria stanca
quindi il domani, a risalir ci esorta
per ritornare alla porta della Vita
che in fin si spera di trovare aperta
e così finire questa disarmante attesa.

Or la Speranza unica sovrana
in questa stanza vuota e disadorna
ci aiuta ad osservare gli ultimi bagliori
di un Mondo già finito nella Storia.

E percorrendo un sentiero nuovo
senza lasciar segnali appariscenti
avviarci lentamente all'oblio.

 

Stelle Cadenti


Stelle cadenti in cieli solitari
Anime perse nella notte dei tempi.
Origini di un tempo ai primordi
in nuclei condensati di espressioni antiche
com'è antico il Mondo.

Quando in un'epoca romita, il tutto
iniziò a segnare la sua Storia.
Scintillanti trofei di un'era vacua
vaganti per lo spazio siderale
quali itineranti perennemente in ansia.

Faville luccicanti di un fuoco ardente
perduto nei meandri del tempo.
L'Ominide vi osservò
quando ancora senza conoscenza
l'Essere vagava sulla terra antica
schiavo della sua incoscienza.

Poi "l'Homo Sapiens" con la sua inventiva
coltivò nel suo intimo la Speranza
di poter carpire il vostro segreto.

E ora, che siamo sapienti, abbiamo capito
che siete solo fantasmi bianchi
che sfrecciano veloci in un cielo nero
come lanterne stanche, quasi senza stoppino
per cadere sulla Terra senza luce ed energia.

State alla larga da questo astro infame
se ancora per molto tempo volete vagare.

 

La mia ombra

Sui margini dell'ignoto la mia ombra
tenuta in Vita da un inerme Sole
lungi miglia e miglia dalla mia persona
di luce fluttuante, leggera e vagabonda
si veste nell'Aurora.

L'ombra è l'impronta di me stesso:
rasenta i confini di un Mondo sconosciuto
fino ad arrivare all'ultimo traguardo
tenendo vivo lo scettro del presente.

Tu sei l'opposto in negativo.
Sei la mia stolida compagna
che m'accompagna per questa Vita grama.
Sei vecchia come me; cara Signora!
Ma ancor non hai imparato a dialogare.

Sei la presenza muta dei miei giorni:
l'unica cosa che non si può scordare.
Eppure! Una cosa io ti devo dire:
"Come la coscienza che giudica il mio agire
mi mostri ogni istante della mia Passione
in questa Vita piena di brutture
come uno specchio poco intelligente".

Io non ti osservo! Però non so far senza!
Così, anche se drammatica è la Vita
piena di tristezza e contraddizioni
sono contento di sapere che nonostante tutto
sempre per me sarai presente.


Un mondo Senza sogni


In questa Vita dura e complicata
si sente il bisogno di disillusione
la Gente è pigra, senza convinzione
ci si abbandona presto alla delusione.
La fretta dell'azione ci condiziona
facciamo tutto presto per guadagno.

Non ci accontentiamo del tornaconto
che con il lavoro onesto si ricava
così, cerchiam di fare più lavori
penalizzando le persone che stan male
oppure facciamo delle azioni
che non possiam nemmeno dichiarare.

Siamo figli dell'Uomo e come tale
schiavi delle regole
interpretate da Avvocati
che ne stravolgono le conclusioni
perciò chi è buono
in molti casi viene trattato male.

Questo è un Mondo vizioso
con molte regole sbagliate
che fanno di quest'opera Divina
una bruttura da dimenticare.
soltanto un rifugio rimane da trovare
nel nostro ego e per farlo affiorare
basta mettersi in condizione di sognare.

Il sogno ci libera la mente
ci fa divenire tutti uguali.
Ma con la Vita che corre all'impazzata
con la Gente che non sa trovare la Ragione
con le Guerre che sono sempre attive
con la fame dei Popoli Oppressi
i poveri che vivono di stenti
l'indifferenza delle Istituzioni
in questo Mondo troppo inusuale
ci manca anche la voglia di sognare.


 

webmaster Fabio D'Alfonso


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