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SETTEMBRE 1938
COLLOQUIO COL MINISTRO DI JUGOSLAVIA
Roma, 13 settembre 1938 - XVI
Ho ricevuto il Ministro di Jugoslavia, di ritorno da un congedo trascorso in
patria. Dopo avere a nome di Stoiadinovic rinnovato l'invito a recarmi in Jugoslavia
per una caccia verso i primi di gennaio, secondo gli accordi presi a Venezia,
mi ha chiesto il nostro punto di vista circa la situazione creatasi in Europa
per la questione sudetica. Ho letto al Ministro l'"Informazione Diplomatica".
Il Ministro mi ha detto allora che Stoiadinovic lo aveva incaricato del seguente
messaggio: egli intende conformare l'attitudine del suo Governo a quella del
Governo fascista. Il Ministro nel trasmettermi tale comunicazione mi ha chiesto,
a titolo personale, se noi saremmo entrati in guerra. Ho risposto che era prematuro
parlare di questo, dato che la crisi odierna lascia ancora possibilità
di soluzioni pacifiche: aggiungevo però che, per quanto noi non si sia
legati da impegni militari con la Germania, non avevamo in questi ultimi tempi
e durante questa cosí singolarmente grave vicenda minimamente allentato
i vincoli con la Germania e anzi avevamo pubblicamente dato chiare prove della
nostra solidarietà col Camerata dell'Asse.
Il Ministro Christic, sempre parlando a titolo personale, mi ha detto che non
ritiene che la Jugoslavia possa affiancare la Germania in una guerra. Esclude
però che possa metterglisi contro. La Jugoslavia, a suo avviso, conserverà
una neutralità molto favorevole ai Paesi dell'Asse e particolarmente
all'Italia. Ha tenuto però a sottolineare che queste erano sue impressioni
personali: le istruzioni ricevute si limitavano al messaggio sopra trascritto.
Christic mi ha parlato anche dei rapporti con l'Ungheria che sono molto migliorati
ed ha sottolineato la necessità che l'Ungheria non prenda per prima le
armi contro Praga. Ciò obbligherebbe la Jugoslavia a tener fede ai suoi
impegni di Piccola Intesa. Qualora invece l'Ungheria appoggi e segua un intervento
tedesco, la Jugoslavia si considererà prosciolta da ogni obbligo. Ho
assicurato a Christic che gli ungheresi si asterranno dal prendere l'iniziativa
dell'attacco: anche durante i recenti colloqui di Roma abbiamo avuto conferma
di tale preciso intendimento magiaro.
Il Ministro Christic, parlandomi della situazione interna jugoslava, mi ha detto
che la posizione di Stoiadinovic si va sempre piú rafforzando nel Paese
nonostante le ingenti somme che in questo momento Francia e Cecoslovacchia spendono
per rafforzare e galvanizzare le opposizioni contro il Presidente.
webmaster Fabio D'Alfonso