A settanta anni dalla loro redazione ecco per la
prima volta in rete i documenti che Galeazzo Ciano
allegava al suo DIARIO


 

INCIDENTE AL CONFINE ITALO-FRANCESE

 

 

Roma, 6 luglio 1938 - XVI


Ho ricevuto il signor Blondel il quale mi ha comunicato che nel passare per errore la frontiera presso Colurine, nella regione di Abries, i sudditi francesi Payen, tenente di Artiglieria in borghese e Delaytre, interno degli Ospedali di Parigi, i quali effettuavano una escursione, si trovavano per cinque o sei metri in territorio italiano quando fu tirato un primo colpo di fucile senza ingiunzione. Essendosi essi tirati indietro, mentre si trovavano a 150 metri in territorio francese, dei nuovi colpi di fucile furono sparati ed uno di questi colpì il signor Dalaytre alla schiena, producendogli una ferita assai grave. È stato constatato che la pallottola ricevuta dal Delaytre è quella di un fucile da guerra italiano e, a 25 metti dalla frontiera, in territorio francese, dei bossoli di cartucce da guerra italiane sono stati trovati.
A conclusione del suo esposto mi ha detto che il Governo francese avanzerebbe la richiesta che adeguate sanzioni vengano prese nei riguardi dei colpevoli e che istruzioni siano date alle milizie di frontiera di usare una maggiore prudenza in occasioni analoghe, specialmente durante la stagione estiva dato che sono numerosi i turisti che varcano in condizioni di assoluta buona fede le linee di confine. Infine si riservava il diritto di chiedere eventuali risarcimenti di danni per il ferito.
Ho risposto al signor Blondel che non ero in grado di dargli nessuna risposta non avendo gli elementi di fatto necessari. Una inchiesta sarebbe stata aperta in merito, dopo di che mi sarei riservato di fargli conoscere il nostro punto di vista.
Il passo francese è stato fatto in tono estremamente dimesso e cortese. Nell'uscire dalla mia stanza il signor Blondel ha anzi specificatamente richiamato la mia attenzione sulla opportunità che l'incidente non venga artificiosamente montato dalla stampa per crearne una controversia senza motivo. Ho risposto che la nostra stampa non avrebbe certamente attribuito una particolare importanza alla questione, a meno che non fossero iniziate polemiche da parte della stampa francese, come del resto qualche giornale aveva già fatto.

 


webmaster Fabio D'Alfonso