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GENNAIO 1937
I VOLONTARI IN SPAGNA
Roma, 6 gennaio 1937-XV
L'Ambasciatore d'Inghilterra è venuto oggi a parlarmi e mi ha lasciato
un appunto, nel quale è espressa la preoccupazione del Governo britannico
per la questione dei volontari in Ispagna. Verbalmente mi ha ripetuto quanto
è contenuto nell'appunto.
Gli ho risposto:
1. che la nostra risposta per la questione dei volontari - risposta concordata
con la Germania - è ormai quasi pronta e che mi riservavo di rimetterla
all'Ambasciatore britannico probabilmente entro domani. Tale risposta, nella
quale è ancora compresa una esatta cronistoria del nostro atteggiamento
nei confronti della questione volontaristica in Ispagna, è ispirata al
buon senso ed alla sincera volontà italiana di evitare ogni maggiore
complicazione;
2. che dovevo ancora far presente come noi avessimo per primi insistito sulla
necessità di proibire ai volontari di andare in Ispagna. Ma oramai, allo
stato delle cose, fino a quando l'Inghilterra non fosse stata in grado di impedire
a tutti i Paesi, e particolarmente alla Francia, al Belgio ed alla Russia, di
mandare volontari in aiuto delle forze comuniste, noi avremmo lasciato affluire
i nostri volontari in Ispagna. Noi non li mandiamo. Non facciamo pressione sui
volontari. Lo spirito nazionale italiano è tale, che anche senza un appello
del Governo, allorché si sente che è impegnata una lotta anticomunista,
tutta la giovinezza italiana desidera partecipare al combattimento. Noi siamo
prontissimi, ancora una volta, ad impedire l'afflusso dei volontari in Ispagna
se anche da parte degli altri Paesi verranno presi provvedimenti analoghi. Altrimenti,
i nostri volontari continueranno a partire e saranno in proporzione di dieci
a uno.
3. che l'accenno ad "ambiguità" contenuto nell'ultima riga
del suo promemoria non poteva esser diretto a noi. La nostra linea di condotta
è sempre stata corretta e leale. Le mie odierne dichiarazioni non potranno
certo venire tacciate di ambiguità.
L'Ambascíatore d'Inghilterra ha preso atto di quanto gli ho detto, ha
riconosciuto la logica della nostra politica ed ha espresso il suo compiacimento
per le reiterate prove da noi date al fine di rendere possibile una pacificazione
e di evitare maggiori e piú gravi complicazioni.
webmaster Fabio D'Alfonso