A settanta anni dalla loro redazione ecco per la
prima volta in rete i documenti che Galeazzo Ciano
allegava al suo DIARIO



OTTOBRE 1936

 

COLLOQUIO CON L'AMBASCIATORE
DI GERMANIA VON HASSELL

 

Roma, 3 ottobre 1936-XIV

Ho avuto il seguente colloquio con l'Ambasciatore von Hassell.

Mio viaggio in Germania. - L'Ambasciatore von Hassell mi ha comunicato ufficialmente l'invito di recarmi in Germania tra il 18 ed il 22 corrente mese.
Egli era al corrente di quanto era stato detto ad Attolico circa la redazione di un comunirato a conclusione della mia visita, nel quale avrebbero dovuto venire toccati i seguenti punti: Locarno, Società delle Nazioni, Colonie, comunismo, riconoscimento dell'Impero. In massima, a nome del suo Governo, si è dichiarato d'accordo, riservandosi di concordare in seguito i particolari e di redigere il testo.

Locarno. - Per la questione di Locarno l'Ambasciatore von Hassell mi ha dichiarato che il Governo tedesco intende, in primo luogo, affrontare il problema in pieno coordinamento con l'Italia.
I tedeschi si propongono di rispondere al memorandum britannico, ma non prima che sia terminata l'Assemblea. Io ho fatto rimarcare che sarebbe opportuno posporre la risposta a dopo la mia visita a Berlino. Von Hassell ha preso atto e si è riservato di comunicare al suo Governo.
Il Governo del Reich dichiara di avere in massima una disposizione positiva nei confronti del raggiungimento di un Patto occidentale. Per quanto concerne i rapporti coi Sovieti, l'atteggiamento germanico si mantiene negativo, pur non ritenendo opportuno, in un primo tempo, compiere alcun gesto che possa venire a marcare tale atteggiamento. Basterà dichiarare che dapprima soltanto l'accordo occidentale viene considerato, escludendo ogni immissione russa.
Il criterio tedesco nella stipulazione del Patto rimane quello della rinuncia assoluta alla guerra tra Germania, Francia e Belgio, senza eccezioni. Qualora la Francia proponesse invece delle eccezioni, il Governo del Reich si riserverebbe di considerarle caso per caso. Nessuna interferenza deve essere stabilita tra il nuovo Patto di Locarno ed il Patto della Società delle Nazioni.
Questi i concetti di massima: l'Ambasciatore von Hassell ha aggiunto che nella prossima risposta alla nota britannica, risposta che avrebbe un carattere preliminare, il Governo del Reich si proporrebbe di dire soltanto che la Germania rimane fedele all'idea di garantire la pace nell'Occidente, mediante un Patto che fosse nello spirito della vecchia Locarno. Ma von Hassell stesso si domanda se una nota di tal tenore potrebbe considerarsi una vera e propria risposta al memorandum inglese, o non piuttosto una mossa per dilazionare.
Ho detto a von Hassell che era necessario esaminare insieme e piú a lungo tutto il problema e che lo stesso testo della risposta tedesca avrebbe dovuto essere direttamente influenzato da quello che sarà il testo del comunicato da concordarsi in seguito alla mia vísita a Berlino.

Spagna. - L'Ambasciatore von Hassell mi ha detto cme il Governo tedesco non intende per ora rispondere al telegramma di Franco, poiché una risposta assumerebbe il valore di riconoscimento. Si riserverebbe di farlo dopo l'occupazione di Madrid, concordandosi opportunamente con noi.

Colloquio col Duce. - Von Hassell mi ha infine detto che ha alcune cose da riferire al Duce per incarico personale di Hitler. Prega pertanto che gli venga fissato un colloquio, dopo il quale riprenderà le conversazioni con me per la preparazione del viaggio a Berlino e della risposta per Locarno.
Se il Duce autorizza, proporrei di accompagnare von Hassell a Palazzo Venezia, nel pomeriggio di lunedí.


 



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