A settanta anni dalla loro redazione ecco per la
prima volta in rete i documenti che Galeazzo Ciano
allegava al suo DIARIO




SENTIMENTI ANTI-ITALIANI IN INGHILTERRA

 

Roma, 26 settembre 1936-XIV

È venuto a vedermi l'Incaricato d'Affari d'Inghilterra, signor Ingram, il quale dopo avermi espresso il suo compiacimento per l'atteggiamento calmo mantenuto dall'Italia dopo le recenti delíberazioni ginevrine, mi ha parlato della situazione nel Mediterraneo. Ha tenuto a dirmi, a nome di Vansittart, che tutte le manifestazioni recenti britanniche in Mediterraneo, quali il viaggio del Re, il viaggio di Sir Samuel Hoare, il viaggio del Ministro Stanhope, l'invio di truppe in Palestina, la visita della flotta turca a Malta, non avevano e non hanno nessun carattere di politica anti-italiana. Esse devono venire invece considerate quali manifestazioni normali della attività britannica.
A suo dire, la cattiva interpretazione di tali avvenimenti sarebbe dovuta ai giornalistí italiani in Londra, e particolarmente al corrispondente della "Tribuna", Sansa, i quali tenderebbero a far credere ad un tentativo di accerchiamento contro l'Italia, cui da parte inglese non si pensa né si è mai pensato.
Mi sono limitato ad ascoltare quanto Ingram ha detto ribattendo soltanto quando egli ha fatto vago accenno ad eventuali rapporti tra il Governo fascista e i Capi del movimento arabo in Palestina (accenno che egli ha ritirato alla mia prima reazione); e, nei riguardi della stampa, gli ho risposto che non solo i nostri corrispondenti avevano dato tale interpretazione agli avvenimenti in parola, bensí quasi tutta la stampa mondiale.
Il signor Ingram ha tenuto a sottolineare che da parte inglese non si pensa né si desidera una politica anti-italiana.
...Ma, anche De Kérillis, che ho ricevuto pochi minuti dopo e che è ritornato dall'Inghilterra, mi ha ripetuto che i sentimenti anti-italiani sono diffusi e radicati in tutto il popolo inglese, che nutre verso l'Italia "un odio irriducibile".


 




webmaster a.d.c.