A settanta anni dalla loro redazione ecco per la
prima volta in rete i documenti che Galeazzo Ciano
allegava al suo DIARIO




INTESA DI NON INTERVENTO NEGLI AFFARI SPAGNOLI

 

Roma, 6 agosto 1936-XIV

Ho ricevuto l'Incaricato di Affari d'Inghilterra che mi ha consegnato l'unito promemoria relativo alla proposta francese per un accordo sul non intervento negli affari di Spagna.


Allegato


Promemoria

Come è senza dubbio noto al R. Governo, il Governo francese si è rivolto ai Governi britannico, germanico e portoghese, oltreché a quello italiano, nell'intento di addivenire ad una cooperazione per regolare la questione delle forniture di armi alla Spagna.
In risposta il Governo britannico ha informato quello francese che vedrebbe con compiacimento la rapida conclusione di un accordo fra le Potenze in grado di fornire armi e munizioni alla Spagna nel senso di astenersi dal farlo e di impedire il rifornimento di armi e munizioni dai loro rispettivi territori in base al principio di non immistione (non interference) negli affari spagnuoli.
Il Governo britannico è tuttavia d'avviso che un accordo del genere debba, al suo inizio, essere simultaneamente accettato da Governi come quello francese, germanico, italiano, portoghese e britannico che hanno preminenti interessi materiali o una situazione di prossimità geografica con la Spagna. A tale accordo è sperabile che vogliano ulteriormente accedere tutte le altre Potenze interessate.
Nel portare quanto precede a conoscenza del Governo italiano, l'Ambasciata di Sua Maestà ha ricevuto istruzioni di esprimere il desiderio del Governo britannico di appoggiare il passo e tale proposito compiuto tre giorni or sono da quello francese.
Roma, 6 agosto 1936.


Il Governo inglese ha fatto conoscere al Governo francese che esso era favorevole ad un accordo del genere tra tutte le Potenze che possono fornire armi e munizioni alla Spagna. L'accordo dovrebbe consistere nell'impegno di non rifornire la Spagna di armi e munizioni e di impedire la fornitura dai rispettivi territori. Per incominciare, l'accordo dovrebbe intervenire tra Francia, Germania, Italia, Portogallo e Inghilterra. Successivamente potrebbe essere, come il Governo inglese confida, sottoscritto anche da altre Potenze.
Ho risposto all'Incaricato d'Affari d'Inghilterra negli stessi termini della comunicazione fatta poco prima all'Ambasciatore di Francia. Anche con lui ho messo in evidenza cioè che l'Italia aderiva in massima alla tesi del non intervento; ma che tale non intervento avrebbe potuto essere efficace solo se fosse esteso a tutti gli Stati interessati, e sopratutto se non si fosse limitato alle forniture di armi, ma esteso invece anche alla propaganda e ad ogni altro genere di appoggio. Vi era una forma di intervento e di lotta ancora piú pericolosa di quella di cui faceva mostra di preoccuparsi il Governo francese, ed era la lotta che si combatteva sul terreno ideologico e spirituale; e questa lotta e questo intervento dovevano impedirsi insieme e parallelamente alle forniture di armi.

 



webmaster a.d.c.