MNEMOTECNICA:
METODOLOGIA
APPRENDIMENTO

di Paolo Viola




L’ATTEGGIAMENTO MENTALE DI CHI STUDIA
L’apprendimento non è un’operazione soltanto tecnica, ma anche “psicologica”.
Un atteggiamento passivo testimonia demotivazione e provoca numerosi impedimenti all’apprendere e all’esporre idee.
La motivazione positiva (il parametro apposto alla passività) permette alla nostra mente di sviluppare una forte energia, capace di proiettarci verso una meta specifica e di raggiungerla.

LA METODOLOGIA CLASSICA
Molti problemi dell’apprendimento dipendono da vecchi errori della didattica tradizionale che suggerisce di apprendere per “ripetizione” e di svolgere riassunti di pagine e pagine generando così una psicodipendenza al riassunto.

CONTROLLARE L’EMOTIVITÀ’
Molte persone devono costantemente fare i conti con le proprie emozioni.
Spesso la mancanza di tranquillità riesce a vanificare tutti gli sforzi compiuti. In un attimo la preparazione dell’allievo svanisce, pur avendo effettuato un buon lavoro di apprendimento. Le conseguenze dell’emotività assumono poi particolare rilevanza come fattori di autosuggestione negativa.
Queste problematiche saranno affrontate con tecniche specifiche atte a risolvere gli handicap di tipo emotivo.

L’APPRENDIMENTO SECONDO LA TEORIA DEI VASI COMUNICANTI
Un aspetto fondamentale dell’apprendimento è l’aspettativa psicologica su chi sia il più esperto (UP) e chi meno esperto (DOWN) quando due o più persone interagiscono. Non è possibile apprendere qualcosa se non si è disposti a riconoscere come “UP” rispetto a noi, il libro di testo o il professore o l’audiovisivo. Questo genera un atteggiamento molto critico che non permette alla mente di assorbire alcun concetto.

TEMPI OTTIMALI DI STUDIO, ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE:
Esistono tempi fisiologici “differenziati” per apprendere, essi rispettano il funzionamento naturale della memoria e dell’apprendimento e variano in funzione del tipo di informazione da assimilare e delle potenzialità personali. Il segreto è organizzare delle “pause” per evitare lo spreco di tempo prezioso.
L’organizzazione del tempo nello studio e la pianificazione del programma da studiare sono aspetti importanti al fine di raggiungere un traguardo. Purtroppo uno dei grossi errori che si compiono è proprio relativo alla gestione del tempo.

SVILUPPO DI CAPACITA’ CRITICA NEI CONFRONTI DEL TESTO
Fare obiezioni ed esercitare il proprio spirito critico amplifica gli “agganci” della memoria e dell’apprendimento in quanto gli argomenti esposti dall’autore vengono passati al vaglio dei propri sistemi di riferimento. In particolare, si tratta di valutare con attenzione le informazioni in:
Principali
Di supporto
Dati
Informazioni che decidiamo dopo una valutazione critica di scartare.

LE PAROLE CHIAVE E L’UNITA’ DI COMPRENSIONE
Anche concetti più complessi possono essere evocati da una semplice parola, che fa scattare la serratura della nostra mente.
Una funzione importante della ricerca della parola chiave è che essa ci delimita il concetto espresso nel testo, che può essere isolato e identificato a mezzo dell’Unità di comprensione.

LE PAROLE CONCETTO
Dopo aver imparato a riconoscere la cosiddetta “Unità di comprensione”, è possibile organizzare il pensiero in sintesi. Così, collegando opportunamente parole chiave e parole concetto, si è in grado di formulare appunti schematici. Le esercitazioni proposte nel corso permetteranno di assimilare il meccanismo funzionale del sistema.

LA MAPPA MENTALE
La mappa mentale concilia il sistema di pensiero interiore con i più comuni criteri di assunzione delle informazioni. La costruzione delle mappe mentali comporta uno studio ancor più accurato della rappresentazione mentale della conoscenza e del meccanismo di comprensione dei testi.In pratica, le strade e i percorsi seguiti dalla nostra mente durante l’apprendimento possono avere una rappresentazione grafica.Una vera e propria “piantina” del pensiero.


Paolo Viola: la biografia di un esperto


 
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