Bruno Caserio, nasce a Goutroux (Belgio) il 16 ottobre 1954 da genitori italiani emigrati.
   Il padre aveva trovato lavoro presso le miniere di carbone dove  nel 1959 contrasse la silicosi che lo portò a rientrare in patria con la famiglia.
  Ha vissuto fino all’età di dodici anni a Montenero di Bisaccia per poi trasferirsi definitivamente a Termoli dove completa gli studi e si diploma presso l’Istituto Tecnico per Geometri “G.Boccardi”. Nel contempo frequenta lo studio fotografico del maestro Eolo De Gregorio che gli dà i primi rudimenti della fotografia. Egli si appassiona subito a questa forma di arte e conquista la piena fiducia del suo maestro che lo inizia a servizi di reportage in genere, ed in quelli  nuziali in particolare.
   Pur continuando a frequentare lo studio del De Gregorio, nel 1978 inizia la professione di Geometra presso un’Impresa locale per poi dedicarsi definitivamente alla fotografia in maniera professionale nel 1988, anno in cui decide di aprire il suo studio fotografico denominato Fotogramma a Termoli nella centrale via F.lli Brigida.
 

  Goutroux resta un’alba lontana, Montenero di Bisaccia, a un tiro di schioppo, si perde come un flash nella luce accecante di un astro, la silicosi una luce buia e di dolore.
  Luce, luce, luce. Bruno Caserio ha a che fare con la luce, la semente greca del vocabolo fotografia.
  Apprende da Eolo De Gregorio (lui lo chiama maestro) forse ha ragione! Eolo lo indirizza verso il reportage e Bruno assapora il gusto del fotoreporter. Tutto O.K. Non a caso chiama il suo studio negozio, Fotogramma : una raccolta delle fotografie che compongono la pellicola della sua vita di apprendista e di nuovo maestro. E questo molisano, ormai, diventa fotografo per destino. Non avrebbe potuto esercitare la professione di Geometra: rimane troppo distante la regola del regolo dall'universo sensibile di uno scatto, del furto di un'espressione  carpita a senso, a naso, a vento, come i Puénter.
  Per questo Bruno Caserio fa il fotografo.
  Abbiamo tentato di chiarire l’origine, gli intendimenti, il metodo. Il racconto di un Dagherrotipo resta a un tempo planetario dal mondo virtuale e Caserio Fotogramma resterà oltre il millennio un fotografo, felice di poter raccontare con i suoi “clik” la poesia di un mondo che ha messo radici profonde nel suo animo.