L'Archivio "cultura

L'Associazione Italiana Autori Scrittori Artisti "L'ARCHIVIO" istituisce con cadenza biennale

il premio
di saggistica

avente per oggetto la pubblicazione GRATUITA di un saggio inedito su

DIALETTO ED ANALFABETISMO

Il premio sarà biennale. Ed è rivolto a scrittori, studiosi, antropologi, laureandi, giornalisti, linguisti, sociologi, etc. che hanno trattato questo argomento molto vivo ed attuale ancora oggi. La prossima premiazione si terrà l'ultima domenica di agosto dell'anno duemila, in ISERNIA e sarà fortemente pubblicizzata. Gli autori potranno partecipare sia con saggi che con articoli. L'opera premiata sarà pubblicata in volume, gratis da -L'ARCHIVIO Editore- in Roma e distribuita attraverso i suoi canali privilegiati. Quanto agli articoli segnalati, saranno pubblicati mensilmente sulla rivista culturale dell'Associazione -L'ARCHIVIO-. Il premio, con targa ricordo, non prevede alcuna elargizione in denaro. Si prega tutti coloro che avessero intenzione di partecipare di non spedire testi dattiloscritti o manoscritti ma di inviare al contrario direttamente I FILE alla nostra e-mail:

larchivio@tiscalinet.it

I testi possono essere inviati entro il 31 dicembre 2003. Commissione esaminatrice ed insindacabile del concorso sarà il Consiglio Direttivo dell'Associazione. Essendo questo premio in sviluppo, sono graditi tutti i suggerimenti e consigli da parte di tutti i nostri amici lontani.

Il Presidente
Enzo Cicchino

NOTA
E' da premettere, al concorso possono partecipare non solo saggi di studiosi ma anche LE OPERE di ex ignoranti che pur con estrema difficoltà sono riusciti a far venire alla luce il proprio universo proiettandolo sulla pagina bianca. Casi alla Gavino Ledda, per esempio. L'argomento che ci piacerebbe veder trattato in DIALETTO ED ANALFABETISMO non è tanto sociologico quanto piuttosto una attenta analisi del sottile rapporto emotivo che l'analfabeta costruisce tra se stesso e il modo di esprimersi degli altri, che per certi versi diventa una barriera insormontabile. Ma ancora. Un analfabeta, non sapendo scrivere, ed oltretutto non conoscendo neppure l'italiano, ha un rapporto con -i suoni, i vocaboli, le forme idiomatiche che adopera- essenzialmente più intimo e di una valenza semantica molto più stratificata di quella di chi è andato a scuola. Interessa far emergere proprio questa sua diversità e solitudine abissale. Eppoi si noti. La dipendenza che l'analfabeta ha per le esclusive parole dialettali che usa è quasi disperata. Certi suoni incomprensibili, spesso, sono -gli unici- che gli permettono di gestire i propri bisogni ed i suoi rapporti continui con la società e le istituzioni che lo circondano (dinanzi alle quali si sente sempre più estraneo). Tant'è l'analfabeta dà alla propria comunicazione una enfasi marcatamente diversa da quella di tutti gli altri parlanti.

Edizione 2000
Edizione 2002